giovedì 9 febbraio 2012

Scosse e veleni in Provincia


Scosse e veleni in Provincia
Consiglio, l’Idv non vota il documento contro
l’abolizione dell’Ente: è bufera. La mozione
del Pdl: subito via le deleghe. Il gelo del Pd
Guasticchi si smarca e carica i suoi “mille”


di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA – Quasi fosse un laboratorio
politico. La Provincia di Perugia
è in fermento. L’Ente che il Governo
Monti vuole tagliare è lo scenario
dove in questi giorni si stanno
giocando le partite più interessanti.
C’è la mossa a sorpresa – ma non
troppo – del presidente marco Vinicio
Guasticchi e del suo “Progetto
per l’Umbria” e i veleni in Consiglio
sulla riforma istituzionale che riguarda
piazza Italia. Partiamo proprio
da qui. Gran trambusto nell’ultima seduta
dell’assise. La maggioranza
si inceppa, o quasi, il Pdl parte
all’attacco e il Pd, stizzito, prova una
vaga difesa d’ufficio. I fatti. Il Consiglio
ha approvato un documento
“No ad un Italia senza Province”.
Testo che è passato senza il voto
dell’Idv. Questa la scintilla. Il Pdl ha
chiesto una sospensione della seduta,
stop in cui ha preparato una mozione
che sarà discussa giovedì 16
febbraio. Nel testo il gruppo consiliare
guidato da Piero Sorcini non va
per il sottile e – di fronte all’atteggiamento
dell’Idv – ha chiesto al presidente
Guasticchi di togliere le deleghe
al vicepresidente Aviano Rossi
e al consigliere delegato Franco
Granocchia «in quanto esponenti di
una forza politica che non crede nella
Provincia». Il Pd, con il capogruppo
Rasimelli non ha gradito la mossa
dei dipietristi: “Con il suo atteggiamento
l’Idv crea ulteriore confusione”.
Ai diretti interessati il compito
di parare i colpi. Granocchia e il segretario
Alfredo Andreani hanno
bollato come «strumentale e illogica
la mozione anti Idv». Guasticchi è
rimasto a guardare, ma ha fatto capire
che l’unico che può chiedere conto
“ai suoi” è lui solo e non il Pdl.

LA MOSSA DEL PRESIDENTE
Una corrente politica? Un’asso -
ciazione culturale? “Progetto per
Una seduta del consiglio provinciale di Perugia
l’Umbria”, l’associazione di promozione
sociale appena costituita e presieduta
proprio da Guasticchi è il segno
dei fermenti in Provincia. Diversi
osservatori, infatti, hanno visto
nell’iniziativa molto altro rispetto a
quanto previsto nella “mission”. I
“mille” che cambieranno l’Umbria -
tanti sono gli iscritti sparsi per 13 sedi
territoriali - assomigliano a qualcosa
di più che una semplice associazione.
Lo testimoniano le molte
adesioni, trasversali, da parte di amministratori
in carica e altri illustri
personaggi. Di certo c’è la volontà di
offrire ai cittadini uno spazio partecipativo
“alternativo” ai partiti.


Il Giornale dell'Umbria 09/02/2012