giovedì 28 aprile 2011

Sicurezza - Pdl "Solidarietà con i carabinieri di Grosseto, controlli dei rave party sui nostri territori con il coinvolgimento della Polizia Provinci

Cittadino e Provincia) – Perugia 27 aprile - “Preso atto di quanto accaduto nella giornata del 25 aprile u.s. – afferma un ordine del giorno del capogruppo del Pdl nel Consiglio Provinciale di Perugia - quando una pattuglia dei carabinieri a Sorano, vicino Grosseto, procedendo al controllo di una autovettura con a bordo 4 giovanissimi (3 dei quali minorenni) di ritorno da un rave party, veniva aggredita dagli stessi a seguito di un verbale per guida in stato di ebbrezza; delle gravissime condizioni in cui versano gli agenti coinvolti, aggrediti a colpi di bastone dai giovani aggressori che, subito dopo il fatto, prendevano la fuga dopo aver avuto la freddezza di sottrarre i verbali di accertamento onde evitare di essere rintracciati; Considerato che: seppur senza arrivare a tali livelli di brutalità e violenza, spesso e volentieri si registrano episodi di aggressione e contestazione nei confronti delle Forze dell’Ordine da parte di giovani e giovanissimi complice il branco, l’alcool e le droghe. Si deve registrare con estrema preoccupazione un crescente sentimento di intolleranza e di contrapposizione nei confronti delle Forze dell’Ordine, presumibilmente presupposto di una nuova terribile cultura trasgressiva di non rispetto delle regole ; gli Agenti della Forza Pubblica svolgono il loro lavoro in condizioni spesso estreme, certamente a fronte di retribuzioni inadeguate al rischio ed all’impegno, ma con il senso di responsabilità e di sacrificio al quale l’intera comunità deve rendere merito; - come tristemente constatato in altri casi, si è pronti a dubitare dell’operato degli agenti e a mettere questi sul banco degli imputati qualora da fatti del genere si determinino conseguenze drammatiche in capo agli aggressori - in concomitanza a fatti del genere si pone anche il problema dei rave party, feste di indisturbato uso di alcool e droga, verso i quali deve necessariamente essere prevista una rete di controlli molto più pressante e convincente di quella attuale, certamente con l’ausilio delle famiglie che non possono non cercare di sapere dove passa la notte il proprio figlio minorenne il sottoscritto consigliere chiede che: Il Consiglio Provinciale di Perugia, nell’esprimere piena solidarietà alle Forze dell’Ordine ed, in special modo, testimoniando amicizia, gratitudine e vicinanza ai militari coinvolti e alle rispettive famiglie, auspica un doveroso giro di vite sul fronte del controllo, con il convincimento che anche la Polizia Provinciale pur nell’ambito delle proprie funzioni e competenze possa dare un fattivo contributo”.

giovedì 14 aprile 2011

Recuperiamo l'identità di Perugia a partire da : Urbanistica

Contro la città compatta, contro indici di edificabilità propri delle grandi metropoli, per una densità abitativa che si rapporti alla superficie del nostro comune (il quinto in Italia per estensione) ed alla sua popolazione (162.000 abitanti). Per una città diffusa che ricordi e rappresenti la nostra cultura e la nostra tradizione contadina di " case sparse". Per case con più giardini e meno balconi. Per una migliore qualità della vita, progettiamo una città a nostra misura.

" Il Villaggio della Terza Età : Io penso al mio futuro"

L’Italia si colloca al secondo posto dopo la Svezia come paese più vecchio del mondo con il 16.1% di ultrasessanta cinquenni, oltre 10 milioni di cittadini. L’Umbria, la nostra regione, contende alla Liguria il primato nella classifica degli anziani con circa 200 mila “over 65”. Se non affronteremo concretamente la crescente incidenza della terza età si prospetta la certezza di una ingovernabile emergenza. Una popolazione di circa duecentomila ultra sessantacinquenni non può rappresentare una “questione anziani” intesa solo in senso negativo, in termini cioè di peso per la finanza pubblica o come un’emergenza da affrontare; deve invece costituire la sfida su cui misurarci nei prossimi decenni per strutturare in termini innovativi e di evoluzione quello che al contrario è un elemento costitutivo della nostra società. D’altra parte gli anziani degli anni a venire poco avranno in comune con quelli di oggi o di decenni passati. Le generazioni del dopoguerra hanno vissuto una scolarizzazione e una qualità della vita non confrontabili con quelle attuali. Molti anziani costituiscono comunque un serbatoio di risorse per la collettività in quanto capaci non solo in attività socialmente utili, ma memoria per le nuove generazioni di conoscenze e tradizioni dal sapore antico. L’escusione sociale, l’isolamento, l’inattività che ha caratterizzato e minato il modo di invecchiare delle popolazioni industrializzate, dovrà essere sostituito da uno scenario futuro diverso che si adegui a un raggiunto e migliore livello di vita riavvicinando i nuovi limiti di età funzionale a quelli dell’età sociale, uno spazio di tempo tutto da inventare e da percorrere. Mentre la durata media della vita si è allungata, le reti primarie di solidarietà si sono incrinate, a cominciare dalla tipologia delle famiglie tradizionali in cui coesistevano più generazioni. Oggi la tendenza all’autonomia rende ancora più critico il rapporto di solidarietà tra genitori anziani e figli adulti, anche in considerazione di un mutato modello economico-professionale. In questi ultimi anni sono aumentate le richieste per accedere alle case di riposo pubbliche o private. Una ricerca affannosa con lunghe liste di attesa, pur nella considerazione che gli “ospizi” rappresentano nel cuore e nell’immaginario della gente un luogo dove si rinchiudono gli anziani rimasti soli o non più autosufficienti. Un triste destino per tutti: rimorso per i figli, avvilente bilancio di una vita per i nostri cari. Occorre un progetto che integri le attuali offerte e risolva la questione strutturalmente ponendo gli anziani a rango di protagonisti. Il villaggio degli anziani, un campus per pensionati, sul modello delle “cittadelle universitarie” può rappresentare una scelta alternativa e non un ripiego a contingenti necessità personali e familiari. Una struttura ricettiva con appartamenti e servizi, spazi verdi e luoghi comuni di ritrovo, dove gli anziani possano ancora misurare le proprie capacità, certi di avere una assistenza coordinata ed organizzata, senza rinunciare ai propri stili di vita, ai propri ritmi, alla libertà personale. Un’urgenza simile non si risolve aggiungendo qualche posto letto nelle case di riposo o con delle micro residenze assistite. Serve un salto di qualità, delle idee nuove. Un villaggio nella città, un centro residenziale con tutti i servizi ottimizzati alla funzionalità, all’economicità di esercizio, alle specifiche esigenze dell’anziano. Non dovrà essere una struttura necessariamente pubblica ma costruita e gestita da privati e società compartecipate. Gli imprenditori che crederanno su questo progetto potranno garantire nelle forme societarie ed associative più consone, la sua realizzazione attraverso piani attuativi di iniziativa privata. L’amministrazione Comunale, anche concorrendo all’elaborazione di nuove normative, potrebbe promuovere il progetto e favorire con delle convenzioni l’acquisizione di idonei siti, utilizzando gli strumenti di iniziativa pubblica previsti per la realizzazione di insediamenti produttivi e residenziali. Potremo presto investire il nostro futuro sul “Villaggio Ideale”, un rifugio sicuro, attrezzato e protetto dove trascorrere serenamente una fase nuova della nostra esistenza, non soli ed emarginati ma in stretta relazione con gli altri coetanei. Un grande passo per cambiare alla radice i concetti di assistenza ed accoglienza per la terza età. Ordine del giorno presentato in Consiglio Piero Sorcini Aderisci al progetto “Il Villaggio per la terza età”, costituiremo un comitato che promuova e favorisca la sua realizzazione. Sono a tua disposizione per ulteriori approfondimenti e per informarti sulle iniziative che abbiamo intenzione di intraprendere nei prossimi mesi.

venerdì 8 aprile 2011

giovedì 7 aprile 2011

Piero Sorcini: "Bisogna cambiare mentalità"

Mercoledì 30 Marzo 2011 18:51 Scritto da Elena Testi E' stato approvato a maggioranza, da parte dei membri della seconda Commissione consiliare permanente, il bilancio di previsione 2011 della Provincia di Perugia, a questo ha dato dare parere contrario il Pdl. A spiegare meglio le motivazioni che hanno portato a questa decisione è il capogruppo del Pdl in provincia, Piero Sorcini, che alla domanda come mai il centro-destra si è trovato in contrapposizione con la maggioranza per ciò che concerne il Bilancio di previsione? Ha risposto:“Il problema principale è la mentalità della stessa amministrazione che ha come unica giustificazione quella di lamentarsi dei tagli apportati dal Governo. Bisogna ammettere che questi effettivamente ci sono, ma dobbiamo anche sottolineare che il momento che stiamo attraversando è di profonda crisi economica e che lo stesso Esecutivo nazionale si pone come obiettivo quello di effettuare delle scelte razionali. Un esempio, per comprendere meglio il concetto che voglio esprimere, è il numero delle scuole medie superiori presenti nella provincia di Perugia, che ammonta a 114 sedi. Una cifra troppo alta e che rischia di comprometterne la qualità. Si dovrebbe optare per un accorpamento, di modo che vi sia, da una parte una razionalizzazione dei costi e, dall'altra, un accrescimento della qualità, che vada tutta e solo a beneficio del cittadino. Dobbiamo imparare a effettuare delle scelte intelligenti e a cercare di investire i soldi pubblici nel migliore dei modi, così che non ci siano sperperi inutili”. Quali gli esempi più lampanti di sprechi nella provincia?“Basta guardare il parco di Santa Margherita (oasi naturale alle porte di Perugia ndr) che non viene assolutamente sfruttato, ma che alle tasche dei cittadini costa ben 100.000 euro annui solo per il taglio dell'erba. Un altro esempio può essere l'Isola Polvese che ha dei costi di gestione altissimi ma che non dà la risposta, in termini di turismo e quant'altro, che dovrebbe”.Secondo lei il federalismo in che modo potrà cambiare le cose in Umbria?“Per la nostra regione sicuramente il federalismo è una grande sfida, ma potrebbe anche essere una svolta importante, che può portare ad una presa di responsabilità da parte delle amministrazioni. Tutto ciò deve però essere figlio di un cambiamento che parte dalla volontà di voler gestire la cosa pubblica nel migliore dei modi”.Se si parla invece di Provincia e della sua utilità, lei cosa risponde?“La Provincia deve essere un ente super partes che decide ciò che è meglio per i vari Comuni, prendendo delle scelte autonome che mirino a riqualificare il territorio nella maniera più opportuna. Se tutto questo non avviene allora è un ente inutili che deve essere soppresso”. http://www.lagoccia.eu/politica/2099-piero-sorcini-qbisogna-cambiare-mentalitaq.html

PERUGIA/ENERGIA: PROVINCIA APPROVA ODG SU FONTI RINNOVABILI

(ASCA) - Perugia, 11 mar - Un ordine del giorno in merito al Decreto del Governo sulla energia da fonti rinnovabili e'stato approvato dal Consiglio della provincia di Perugia all'unanimita' con 18 voti. La discussione era nata da due Odg presentati dal capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli e dai capigruppo del Pdl Piero Sorcini e da Franco Asciutti della lista omonima. Tutte le forze hanno concordato sulla necessita' di ''attivare una rapida indagine per conoscere la situazione delle autorizzazioni in corso in materia di nuovi impianti destinati alle energie rinnovabili e quali ripercussioni puo' avere l'approvazione del decreto nel territorio, a sviluppare una forte iniziativa della Provincia di Perugia insieme con le altre istituzioni regionali e ai parlamentari umbri, al fine di ottenere un nuovo sistema di scadenze nel 2011/2012 in modo da rimodulare un piu' graduale, razionale ed efficace percorso di riordino del settore a vantaggio delle imprese che hanno investito, dei lavoratori e dei cittadini''. Nel dibattito che ha preceduto l'approvazione del testo, e' emersa la preoccupazione della maggioranza che le energie rinnovabili ''diventino ''di nicchia', il governo ''deve valutare meglio la normative eliminando le scadenze draconiane''. La maggioranza ha anche evidenziato ''le enormi contraddizioni della normativa sin da quando e' nata'' e ''l'importanza delle energie alternative per la preservazione dell'ambiente'', considerando anche il fatto che ''ci sono delle imprese che hanno investito nel settore e che sono molto preoccupate''.Manifestata anche la forte preoccupazione per una scelta politica che porta al nucleare. Dall'opposizione hanno invece ricordato che ''non si possono mettere in campo risorse sproporzionate per tecnologie non avanzate, che non sono in grado di farci risparmiare'' e che ''lo stesso Prodi invito' a rivedere la politica degli incentivi, considerando che emerge prepotente, viste certe ''furbate' ad opera di societa' smaliziate, la necessita' di regolamentare la speculazione nel settore''.L'opposizione ha anche ricordato che ''finalmente con il decreto sono previste delle pene per gli approfittatori'' e che ''sul problema delle energie rinnovabili ci siamo buttati in maniera garibaldina, rovinando molto spesso il patrimonio agricolo''. Per l'assessore provinciale alla Valutazione ambientale Carlo Antonini il decreto e' ''uno scivolone che non ha tenuto conto di certi importanti fattori. La finanza e' in fibrillazione, c'e' un rischio default per le imprese, sono messi a repentaglio 120mila posti di lavoro. http://www.asca.it/regioni-PERUGIA_ENERGIA__PROVINCIA_APPROVA_ODG_SU_FONTI_RINNOVABILI-588973--.html